Fidia si aggiudica un bando promosso dalla Regione Veneto e sintetizza una nuova molecola indicata per il trattamento di patologie causate da stress ossidativo
Lo scorso marzo 2023 Fidia, insieme ad altre nove aziende facenti parte della rete RIBES-Nest, si è aggiudicata un finanziamento per lo sviluppo di un nuovo progetto di ricerca volto a sintetizzare e caratterizzare una nuova molecola indicata per il trattamento di gravi patologie causate da stress ossidativo, nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione Veneto – FSC 2021-2027 Stralcio.
Durante gli ultimi 9 mesi l’azienda ha ospitato presso la propria sede due ricercatori che hanno attivamente contribuito al progetto con l’obiettivo di sintetizzare un nuovo farmaco con potente e specifica attività antiossidante, da indirizzare inizialmente ad applicazioni oftalmiche, in grado di combattere i processi degradativi dovuti all’invecchiamento, alla presenza di ROS (specie reattive dell’ossigeno) o ad altre cause che causano stress ossidativo e, di conseguenza, danni patologici associati.
In collaborazione con l’Università di Milano, la nuova molecola, sintetizzata presso i laboratori di Fidia Abano e Fidia Noto in collaborazione con UniMI, è stata caratterizzata dal punto di vista chimico-fisico mentre il meccanismo molecolare d’azione è stato definito dettagliatamente, applicando le più avanzate strategie OMICHE. Grazie alla collaborazione con l’Università di Pisa, la molecola è stata testata su modelli in vitro e in vivo di retine di ratto sottoposte a stress foto-ossidativo, per valutarne l’efficacia e confermare, a livello molecolare, il meccanismo d’azione.
Questo progetto ha consentito l’inserimento in Azienda di due nuovi ricercatori che hanno collaborato attivamente al progetto sia per la parte sintetica che per quella farmacologica, in stretto contatto con i gruppi di Abano e Noto.
Carlo Pizzocaro, Presidente e AD di Fidia, commenta: “La sinergia tra industria e accademia è fondamentale per il progresso scientifico, poiché unisce risorse, competenze e innovazioni tecnologiche per sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili. Questo è ciò che consente la rapida trasformazione delle scoperte scientifiche in applicazioni pratiche che migliorano la qualità della vita e il benessere della società”.
Imposta del sostegno pubblico concesso circa 50.000 € a fronte di 200.000 € del valore complessivo (25%)