La complessità dei bisogni di salute dei pazienti spinge la nostra azienda ad essere presenti con la Linea Primary Care in un percorso di dialogo continuo con i professionisti basato su tre cardini: prevenzione, cura e supporto.
In questo contesto mettiamo a disposizione un ampio ventaglio di soluzioni terapeutiche che possano permettere al medico di medicina generale così come allo specialista di avere come obiettivo la presa in carico del paziente, sia esso adulto che bambino, porlo al centro della sua pratica clinica e soddisfare il suo bisogno di salute.
Nel 2019 le infezioni delle vie respiratorie inferiori sono state la quarta causa di morte nel mondo.1
Il nostro corpo è costantemente esposto a batteri, virus, funghi e parassiti. Nell’uomo, alcuni di questi microrganismi possono causare gravi malattie. La natura del microrganismo, il sito di esposizione e la capacità di risposta del corpo umano determinano se il microrganismo causerà una malattia o sarà innocuo (o addirittura benefico) per la persona. Le manifestazioni della malattia possono poi variare da sintomi lievi a reazioni gravi, fino alla morte. Sebbene nel corso dei decenni si sia assistito a un declino dell’impatto delle malattie infettive sulla disabilità e la mortalità globali1, gli ultimi anni continuano a ricordarci che la battaglia contro i microbi è tutt’altro che finita.
1 OMS, Global Health Estimates 2020
Nel 2019 sono stati registrati a livello globale oltre 17 miliardi di nuovi casi di infezioni delle vie respiratorie superiori.1
Le infezioni virali sono tra gli episodi medici più comuni che colpiscono gli esseri umani. Le malattie virali, da quelle più lievi come un comune raffreddore a quelle mortali come il Covid-19, implicano un onere significativo per la società.1 Alcuni virus causano malattie acute, mentre altri possono accompagnarci per tutta la vita, ad esempio le infezioni da herpes. Poiché i virus sono in continua evoluzione e pertanto difficili da prendere di mira, la prevenzione e il trattamento efficace delle infezioni virali rappresentano tuttora una sfida2, ed evidenziano la necessità di approcci innovativi di ampio spettro3.
1 Jin X. et al, 2021. Global burden of upper respiratory infections in 204 countries and territories, from 1990 to 2019. EClinicalMedicine, 37, p.100986.
2Buesa J., 2021. Grand Challenge in Viral Disease Investigation: An Endless Endeavor. Frontiers in Virology, 1.
3Meganck R. and Baric R., 2021. Developing therapeutic approaches for twenty-first-century emerging infectious viral diseases. Nature Medicine, 27(3), pp.401-410.
Il nostro sistema immunitario ha 3 linee di meccanismi di difesa contro gli agenti esterni.
Le barriere naturali, come la pelle, le mucose e le loro secrezioni, sono la nostra prima linea di difesa. Inattivano gli agenti infettivi e prevengono la loro aggressione. Se queste barriere vengono compromesse o l’agente entra in altro modo, entrano in gioco le risposte immunitarie innate aspecifiche (fagociti e proteine). Infine, se queste linee di difesa non sono sufficienti, viene attivata una grande campagna diretta in modo specifico contro l’agente invasore tramite le risposte immunitarie adattative (linfociti e anticorpi). Purtroppo, la risposta immunitaria contro alcuni agenti infettivi può essere insufficiente o eccessiva. D’altro canto, i difetti del sistema immunitario possono portare a disturbi come immunodeficienze, malattie autoimmuni e reazioni di ipersensibilità, rendendo il sistema immunitario il segno distintivo di molte malattie.
FONTE: Marshall J.S., Warrington R., Watson W. et al. 2018. An introduction to immunology and immunopathology. Allergy Asthma Clin Immunol 14, 49.
I problemi del sonno rappresentano un’epidemia globale che colpisce fino al 45% della popolazione mondiale.
Trascorriamo un terzo della nostra vita dormendo. Il sonno è un bisogno umano fondamentale, con un’importanza vitale per la salute e il benessere generale. Possono causare disturbi del sonno fattori ambientali, fisiologici e psicologici in qualsiasi fase della vita, dall’infanzia alla vecchiaia. I disturbi del sonno influiscono negativamente sulla salute fisica e mentale, nonché sulla vita familiare, sulle relazioni sociali e sulle prestazioni lavorative. La mancanza di sonno o la scarsa qualità del sonno influiscono sull’intera giornata successiva, rendendo i disturbi del sonno un problema h24. Gli effetti a lungo termine vanno dall’obesità ai problemi cardiovascolari, dall’indebolimento del sistema immunitario fino a persino alcuni tipi di cancro. È stato dimostrato che il sonno è legato anche a varie condizioni di salute mentale, diventando una componente importante nel trattamento dei disturbi psichiatrici. Migliorare il sonno ha un impatto benefico importante sulla salute mentale e fisica e sulla qualità della vita.
FONTI: worldsleepday.org e Sleep Foundation
Oltre 300 milioni di persone soffrono di depressione in tutto il mondo.
La depressione è una malattia comune che incide sull’umore o sui sentimenti delle persone colpite. È conseguenza di una complessa interazione tra fattori sociali, psicologici e biologici. Sebbene i disturbi depressivi possano colpire e colpiscano persone di tutte le età e di ogni provenienza, si osserva un aumento del rischio in presenza di condizioni di povertà, disoccupazione, avversità della vita, disabilità fisiche e problemi dovuti all’abuso di alcol o droghe. La depressione è diversa dalle normali fluttuazioni dell’umore e dalle risposte emotive alle sfide poste dalla vita quotidiana, generalmente di breve durata. Può diventare una patologia importante che causa grave sofferenza nella persona colpita, riducendone la funzionalità sul lavoro, a scuola e in famiglia. Inoltre, depressione e salute fisica sono strettamente correlate, ed entrambe si influenzano a vicenda. Nel peggiore dei casi, la depressione può portare al suicidio. Oggi la depressione può essere trattata efficacemente grazie alla psicoterapia e/o ai farmaci.
FONTE: Organizzazione Mondiale della Sanità
Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la prima causa di morte a livello globale.
Le malattie cardiovascolari (CVD) sono un gruppo di disturbi del cuore e dei vasi sanguigni. Di solito sono associate a un accumulo di depositi di grasso all’interno delle arterie (aterosclerosi) e a un aumentato rischio di coaguli di sangue. Gli organi più colpiti sono il cervello, il cuore, i reni, gli occhi, nonché gli arti superiori e inferiori. Le complicanze più gravi delle malattie cardiovascolari sono infarti e ictus causati principalmente da un blocco che impedisce al sangue di fluire al cuore o al cervello. La maggior parte delle malattie cardiovascolari si può prevenire correggendo fattori di rischio comportamentali come il consumo di tabacco, un’alimentazione scorretta e l’obesità, l’inattività fisica e il consumo eccessivo di alcol. È importante diagnosticare le malattie cardiovascolari il prima possibile in modo da avviarne subito la gestione attraverso cambiamenti nello stile di vita e adeguate terapie farmacologiche.
Fonte: Cardiovascular diseases (CVDs), Fact Sheets, WHO, 2021
1/3 delle cardiopatie ischemiche è attribuibile al colesterolo alto1
I lipidi, come il colesterolo o i trigliceridi, vengono assorbiti dall’intestino e vengono trasportati in tutto il corpo attraverso le lipoproteine per l’accumulo di energia o la produzione di altre sostanze come gli ormoni. I principali responsabili di questi processi sono il colesterolo, il colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), i trigliceridi e la lipoproteina ad alta densità (HDL). Lo squilibrio di uno di questi fattori può portare alla dislipidemia. Si tratta di una condizione che può derivare dalla dieta, dall’esposizione al tabacco o dalla genetica e portare a malattie cardiovascolari con gravi complicazioni come morte cardiaca improvvisa, infarto miocardico acuto o ictus. Numerosi studi hanno dimostrato che un trattamento appropriato della dislipidemia riduce significativamente il rischio di mortalità legato a tutte le cause, eventi cardiovascolari e mortalità cardiovascolare.2
1Global Health Observatory, WHO
2Pappan N, Rehman A. Dyslipidemia. StatPearls. 2021
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