Fidia Farmaceutici firma l’accordo per la sua più importante acquisizione di sempre e conferma un trend di crescita a doppia cifra nel 2023
- Fidia ha firmato un accordo per l’acquisizione di un portafoglio di farmaci etici dall’elevato valore terapeutico, principalmente in area ginecologica, con l’azienda farmaceutica globale Sanofi
- Si tratta di sei brand (antinfettivi, antifungini, stimolanti ovarici, antigonadotropi) distribuiti in più di 50 paesi, soprattutto in Africa e Medio Oriente
- La maggior parte dei prodotti del portfolio è classificata come Medicinale di Grande Interesse Terapeutico (MITM) e/o inserita nella Lista dei farmaci essenziali dell’OMS
- Si tratta della terza operazione nei primi mesi del 2024 dopo l’acquisizione del business oftalmico di Sanifarma e dopo il recente accordo commerciale con la multinazionale Novartis per la distribuzione di sei specialità medicinali oftalmologiche per il trattamento del glaucoma
- Tali operazioni si inseriscono in un trend di crescita organica a doppia cifra, dimostrata da un bilancio d’esercizio 2023 da poco reso noto che si conferma ancora una volta positivo, con un fatturato pari a 463,5 milioni di euro (+12,5% rispetto al 2022)
Fidia inaugura il secondo trimestre del 2024 con un accordo con Sanofi per una nuova importante acquisizione strategica che rafforza la presenza internazionale dell’Azienda principalmente nell’area della ginecologia, accelerando in modo deciso il percorso di internazionalizzazione già in corso.
L’acquisizione riguarda principalmente specialità medicinali ginecologiche dall’elevato valore terapeutico (in particolare include il Metronidazole, principio attivo indicato per il trattamento di amebiasi, giardiasi, vaginiti batteriche e infezioni post-operatorie, ma anche il Clomifene, stimolante ovarico), classificate come Medicinale di Grande Interesse Terapeutico (MITM) e/o inserite nella Lista dei farmaci essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I brand che Fidia acquisirà sono distribuiti in più di 50 Paesi, alcuni già presidiati con filiali o distributori (ad esempio Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Marocco e Francia), ma anche altri in cui l’Azienda entra per la prima volta, specialmente nell’Africa Sub-sahariana.
La distribuzione dei prodotti del portfolio è diversificata in quattro regioni di cui il 70% concentrato tra Africa e Medio Oriente, geografie strategiche perché con una crescita demografica sostenuta nel lungo periodo, prevista rispettivamente a +2,4% e +1,6% all’anno tra il 2022 e il 2028.
La chiusura della transazione è prevista per la seconda metà del 2024, subordinatamente al ricevimento di alcune approvazioni normative.
Questa rappresenta la terza operazione del gruppo farmaceutico nei primi mesi del 2024, dopo l’acquisizione del business oftalmico di Sanifarma e dopo il recente accordo commerciale con la multinazionale Novartis per la distribuzione di 6 specialità medicinali oftalmologiche per il trattamento del glaucoma. Si tratta inoltre dell’acquisizione più rilevante degli ultimi anni, interamente autofinanziata, che si innesta nella strategia di espansione attraverso la penetrazione in nuovi mercati e l’allargamento del portafoglio prodotti core.
Oltre a rappresentare un arricchimento del portfolio prodotti e un rafforzamento della propria presenza internazionale, l’accordo rappresenta la seconda acquisizione da Sanofi, dopo l’acquisto, nel 2021, di un portfolio integrato di farmaci antinfiammatori, manovra che ha contribuito al trend di crescita a doppia cifra di Fidia in concomitanza con l’emergenza sanitaria globale.
Lo stesso trend è stato mantenuto anche nell’esercizio 2023 (+12,5% su 2022 a cambi correnti, + 13% a cambi costanti) sia per il mercato nazionale che internazionale, con un fatturato pari a 463,5 milioni di euro.
Con il 51,7% del fatturato registrato, l’Italia si è confermata il mercato principale. Qui l’Azienda è cresciuta dell’11,4%, con risultati ben al di sopra di quelli dei mercati di riferimento (farmaci etici, OTC/SOP, integratori alimentari, medical device) e consolidando la leadership nel mercato dell’acido ialuronico per infiltrazioni osteoarticolari (oltre 42 milioni di euro) oltre che nell’area della oftalmologia.
Risultati positivi sono stati ottenuti anche all’estero dove Fidia consolida un trend di crescita a doppia cifra (+13,3% con un fatturato pari ad oltre 219 milioni di euro) sia delle filiali che dei distributori terzi, nonostante alcune criticità logistiche che hanno colpito i principali mercati.
A guidare la crescita la performance molto positiva delle vendite dei prodotti nell’area MENA (+37%), in Europa (+12%) e nei mercati emergenti.
L’Ebitda consolidato è cresciuto del 17,2% rispetto al 2022, raggiungendo quota 90,4 milioni di euro, pari al 19,5% dei ricavi d’esercizio. Il risultato operativo è stato di circa 66,4 milioni di euro, in crescita del 28,6%. L’utile netto si è attestato a 45,2 milioni di euro.
“Il 2023 è stato estremamente positivo seppure caratterizzato da un andamento delle vendite altalenante – ha osservato Carlo Pizzocaro, AD e Presidente di Fidia Farmaceutici – Benché il contesto economico fosse altamente instabile a causa delle crisi geopolitiche, l’azienda ha continuato ad attuare la sua strategia di sviluppo, agendo parallelamente su diversificazione del portfolio, internazionalizzazione ed internalizzazione di parte delle produzioni al fine di aumentare le marginalità sulla vendita dei prodotti finiti industrializzati. L’accordo appena siglato con Sanofi dimostra l’ottima salute dell’azienda e la nostra volontà di crescere nonostante le incertezze economiche del periodo, rafforzando la nostra presenza nei paesi in cui siamo già attivi e penetrando nuovi ed emergenti mercati.”
Con circa il 6% del fatturato investito nel corso del 2023, Fidia sostiene diversi progetti di R&S nei centri di ricerca di Abano Terme (PD) e Noto (SR), trasversali a tutte le aree terapeutiche in cui l’azienda opera attualmente, e nelle aree discovery, sviluppo preclinico, sviluppo formulativo e ricerca clinica.
Tra i numerosi progetti, proseguono gli sviluppi su Oncofid-P per la terapia del carcinoma vescicale e del mesotelioma (per la quale l’azienda ho ottenuto dall’Agenzia Europea per i Medicinali l’Orphan Drug Designation) e sulla Collagenasi per il trattamento della contrattura di Dupuytren e della malattia di Peyronye.