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Covid-19: l’incremento dei disturbi del sonno durante l’emergenza sanitaria e l’impatto sulla salute delle persone

Eventi
11/11/2020
Al Global Health Festival un approfondimento con gli esperti sul tema sonno e salute alla luce dell’emergenza COVID-19

Si è tenuto oggi, l’evento virtuale “Sonno è Salute” promosso da Fidia e realizzato nell’ambito del Global Health Festival, di cui l’azienda è main sponsor. L’evento, condotto dalla giornalista Adriana Pannitteri, ha visto il coinvolgimento di tre importanti esperti del settore: il Prof. Antonino Minervino, Presidente della Società Italiana di Medicina Psicosomatica (SIMP), il Prof. Giovanni Biggio, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Cagliari e il Prof. Oliviero Bruni, Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento Psicologia Processi di Sviluppo e Socializzazione, Università Sapienza.

Durante il dibattito è stato approfondito il tema dei disturbi del sonno, del loro impatto negativo sulla qualità di vita della persona e della loro correlazione con l’aumentato rischio di disturbi psichici, malattie cardio-metaboliche e neurodegenerative. In particolare, è stato sottolineato come, l’emergenza da COVID-19 in corso si stia rivelando una forma di trauma collettivo unica nel suo genere e un aspetto centrale e da non sottovalutare è l’alterazione della ritmicità quotidiana e la compromissione del fisiologico ritmo sonno-veglia per effetto del trauma e delle reazioni ansiose e depressive.

“Siamo da sempre impegnati nella ricerca e sviluppo di soluzioni efficaci e differenziate per dare risposte alle esigenze degli operatori sanitari e dei pazienti, ancora di più in questo periodo di emergenza sanitaria che proprio in queste settimane sta registrando una nuova impennata – ha dichiarato Carlo Pizzocaro, Presidente e Amministratore Delegato di Fidia farmaceutici. – Siamo inoltre costantemente impegnati nel promuovere attività di informazione e di formazione nell’ambito delle neuroscienze, come testimonia la nostra partecipazione al Global Health Festival, per portare all’attenzione di tutti un problema che potremmo definire di salute pubblica, quello dei disturbi del sonno, che con l’emergenza COVID-19 ha registrato un pericoloso incremento”.

Il sonno nella ‘’nuova’’ cultura delle 24 ore
Il Prof. Antonino Minervino ha sottolineato come l’insonnia, che rappresenta il 90% dei disturbi del sonno, interessa il 10-13% della popolazione nella sua forma cronica e fino al 60% nella sua forma acuta, sia da considerare un vero e proprio problema di salute generale. La cosiddetta “sindrome delle 24 ore” ha portato ad una dilatazione dell’orario in cui il cervello e il corpo umano risultano attivi e non a riposo, riducendo il tempo dedicato al sonno. Questa condizione è stata aggravata dagli effetti della pandemia e della quarantena, causando uno stravolgimento del ritmo sonno-veglia. “Il COVID-19 – ha dichiarato il Prof. Minervino – ha contribuito all’aumento dell’insonnia. In questo momento storico è importante quindi valutare e monitorare sempre i disturbi del sonno e garantire un sonno ristoratore evitando la sedazione”.

Stress, trauma e ritmo sonno-veglia
Il Prof. Giovanni Biggio ha ribadito come la deprivazione di sonno possa avere importanti conseguenze sul sistema nervoso, endocrino, immunitario, cardiocircolatorio. Il ritmo sonno-veglia è strettamente correlato alla melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale quando la luce si abbassa, che oltre a favorire il sonno, è strettamente coinvolta nel processo di sviluppo del cervello e svolge un ruolo importante sul sistema immunitario. In relazione all’attuale emergenza sanitaria, il Prof. Biggio ha sottolineato la relazione tra la carica infiammatoria generata dal COVID-19, i disturbi del sonno e l’incremento delle sindromi depressive. Un’indagine sulla salute mentale nei pazienti colpiti da coronavirus ha rivelato un tasso di depressione pari al 49,06%, di ansia (56,6%) e di disturbi del sonno (67,92%). “La produzione di melatonina – ha concluso il Prof. Biggio – ha un ruolo centrale nel ridurre lo stress ossidativo, dannoso per i neuroni, svolgere un’azione neuro-protettiva e favorire il neurosviluppo”.

L’importanza del sonno in bambini con disturbi del neurosviluppo
Il Prof. Oliviero Bruni ha affrontato una problematica ancora poco conosciuta ma molto diffusa: quella dei disturbi del sonno in bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo (DNS) e dello spettro autistico (DSA). “Il sonno ha un ruolo significativo nell’età evolutiva, influenzando sia la struttura sia le funzioni cerebrali – ha dichiarato il Prof. Bruni. – Il COVID-19, soprattutto con il lock-down, ha portato ad un peggioramento della qualità del sonno di bambini e adolescenti, strettamente correlata ad un’alterazione dell’orario di addormentamento e di risveglio e ad una maggiore esposizione agli schermi. Nei bambini con disturbi del neurosviluppo (DNS), la mancanza di sonno può causare un peggioramento delle condizioni dei giovani pazienti e della qualità di vita di tutta la famiglia.”

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